Un’immagine vale più di mille parole.
E due immagini…?
Nel libro “Il cervello, istruzioni per l’uso” John Medina affronta questo tema e mi dà spunto per scriverne a mia volta.
17 Giugno 2021

La vista batte tutti gli altri sensi
Quello che vediamo potrebbe non essere vero. Lo sapevate?
Ecco, forse questa affermazione è un po’ forte, ma contiene un fondamento di verità: in effetti il nostro cervello a volte “interpreta” ciò che vediamo e di conseguenza lo altera restituendocene una versione distorta.
La vista dà certamente molto lavoro al nostro cervello, più che gli altri sensi, i quali ne restano influenzati a loro volta…
Diversi esperimenti sono stati condotti nel tempo e tutti hanno sempre portato a risultati chiari: possiamo davvero asserire che “crediamo a quello che vediamo”… anche se a volte possiamo rimanere ingannati.
Gli studi scientifici parlano di memoria “di riconoscimento” (per esempio quando riconosciamo in fotografia i volti di vecchi parenti senza ricordarne nemmeno il nome) e di memoria “di lavoro” (ossia depositi temporanei, con capacità di memorizzazione breve e con limitazioni).
Ebbene, entrambe queste tipologie di memoria visiva hanno fatto capire alla scienza che più l’input è visivo e più è facile che venga riconosciuto e ricordato; si chiama “effetto di dominanza dell’immagine”.
Applicando queste conoscenze al mondo delle Presentazioni, possiamo certamente affermare che se una Presentazione è solamente orale o scritta avrà enormi possibilità in meno di essere ricordata rispetto ad una Presentazione fornita di “visuals”, ossia con un supporto visivo.
Pensate: una Presentazione orale viene ricordata dal 10% degli ascoltatori, mentre se si aggiungono immagini la percentuale arriva al 65%.
Il nostro cervello ricorda le immagini! Le parole scritte per il nostro cervello sono piccole immagini… tante piccole linee da ricomporre e da comprendere come testo. Questo rende il processo di comprensione e memorizzazione assai più complesso rispetto a quello generato da un’immagine “vera e propria”.

Ecco, la lettura è un vero e proprio collo di bottiglia nel processo della comprensione.
Sembra strano… ma il nostro cervello non “coglie” immediatamente le parole e le frasi; deve di fatto (ad una velocità incredibile, certo) ricostruire le parole che legge…
Questo succede a tutti, anche a chi è abituato a leggere da sempre.
Evidentemente la spiegazione ha a che fare con la natura ancestrale dell’uomo… che non nacque per leggere, ma piuttosto per riconoscere il mondo (i pericoli, le fonti di nutrimento…) “a vista”.
E quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere un’immagine per catturare al massimo la nostra attenzione?
Sicuramente il colore, le dimensioni, l’orientamento e il movimento!
Sì, l’immagine in movimento è un mezzo molto potente per attirare l’attenzione e di conseguenza per memorizzare e ricordare nel tempo.
Bisogna sempre stare attenti a non esagerare: eccessivo movimento, troppi colori o forme potrebbero determinare uno stato di confusione producendo l’effetto contrario: allontanare!
D’altra parte in questi anni siamo continuamente attaccati da ogni fronte dalle immagini… i Social in primis e più in generale qualsiasi media fanno oggi un uso esagerato di immagini e certamente questo cambio rispetto al passato non è casuale.
Tralasciamo qui approfondimenti sociologici in merito, visto che certamente questo porta tutti noi a leggere meno, probabilmente riflettere meno e di conseguenza ad essere più superficiali…
Indubbio è, d’altra parte, che qualsiasi informazione visuale noi si riceva, questa avrà più possibilità di essere ricordata.

Riguardo alle nostre Presentazioni, arriviamo al punto focale: sbagliato, completamente sbagliato realizzare una Presentazione con solo testo: non sono i nostri appunti! Non prepariamo una Presentazione per “ricordare quello che dovremo dire”, ma -al contrario- la prepariamo per aiutare i nostri ascoltatori a meglio comprendere i contenuti e soprattutto a memorizzarli!
E da questo concetto nasce il titolo del paragrafo… “Un’immagine vale più di mille parole… e due immagini?“
Già, non lasciamo che le nostre Presentazioni propongano agli astanti un’immagine nella prima slide e poi solo tanto testo noioso… quella è la morte della Presentazione!
Al contrario, arricchiamola con immagini, illustrazioni, icone, brevi video, colori, movimento: tutti elementi che aiuteranno a “risvegliare l’attenzione del pubblico” quando, naturalmente e ciclicamente, scemerà.
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